Quando si arreda casa e si va alla ricerca di piante da interni, la scelta cade quasi sempre sulle piante grasse, grazie alla loro grande capacità di adattarsi a condizioni climatiche anche estreme.
Una caratteristica fuorviante: spesso si pensa che le piante grasse non abbiano bisogno di grandi cure, mentre necessitano di attenzioni particolari in quanto a temperatura, acqua e umidità. Le piante grasse possono essere con o senza spine, avere forme tondeggianti, robuste e particolari, per questo vengono scelte spesso come piante da interni, in grado di adattarsi a qualunque tipo di stile e arredamento. Ma vediamo cosa bisogna fare per curare le nostre piante grasse nel migliore dei modi ed averle sempre belle in salute.
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Luce e temperatura
Per prima cosa bisogna capire da dove provenga la pianta grassa da noi scelta. Alcune provengono dalle foreste del Sud America, altre dagli altipiani dell’Asia e altre ancora dai deserti dell’Africa. In base al tipo di pianta si dovrà stabilire la quantità di luce ed umidità di cui avrà bisogno. Chiedete quindi al negoziante la sua provenienza e posizionatela in un punto della casa dove arriva una buona dose di luce. La via di mezzo funziona anche per la temperatura, che non deve essere troppo alta d’estate o troppo bassa d’inverno.
L’acqua
Come per la luce e la temperatura, anche l’annaffiatura necessita di particolare attenzione. Nonostante le piante grasse siano abituate a sopportare temperature estreme, questo non vuol dire che non debbano ricevere le giuste quantità di acqua. Queste particolari piante da interni hanno bisogno di essere posizionate con tutto il vaso in un contenitore grande e pieno d’acqua, soprattutto nel periodo autunnale. Bisogna lasciarle immerse fino a quando la superficie non risulterà umida, mentre durante il periodo della fioritura, è opportuno utilizzare ogni due settimane un fertilizzante liquido per il suolo, facendo attenzione a non bagnare la pianta. D’inverno invece si può procedere con una o due annaffiature al mese, per poi arrivare a quattro o cinque nei mesi più caldi.
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Cure di bellezza
Le piante grasse possono rimanere belle e in forma con pochi accorgimenti. Bisogna ad esempio pulirle regolarmente con un batuffolo di cotone inumidito, in modo che non si riempiano di polvere e riescano a traspirare regolarmente. Il terreno deve essere permeabile e poroso, così da evitare ristagni: è possibile utilizzare un terreno acido formato da materiale drenante, lapillo o sabbia, perfetto per le piante grasse. Ricordate di usare un fertilizzante mirato soprattutto verso l’inizio della stagione primaverile.
Le cactacee
Tra le piante da interni più famose nell’ambito delle piante grasse ci sono indubbiamente le cactacee, che accumulano molta acqua nel fusto resistendo per lunghi periodi di siccità. Le riconoscete grazie ad un cuscinetto di materiale simile al feltro in cima al quale si trovano le spine, la peluria o le setole. Questo particolare tipo di pianta ha bisogno in genere di una rinvasatura solo quando le radici hanno occupato per intero il vaso.
Propagare le piante grasse
Se le piante grasse da interni vi piacciono, potete riempire con un composto da semina un normale vaso, di plastica o terracotta, spargere i semi (senza coprirli) e immergere il vaso in acqua fino a quando il terreno non sarà sufficientemente umido. A questo punto coprite il tutto con una lastra di vetro: noterete nell’arco di un mese i primi germogli e delle piccole spine, solo allora potrete rimuovere la copertura e procedere con il trapianto dei germogli. Buon lavoro!
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