Come scegliere e installare il migliore impianto d’allarme
Installare un sistema d’allarme è una delle scelte più sagge per proteggere le abitazioni in qualsiasi momento. Purtroppo, da un decennio a questa parte, i furti ai danni delle case sono aumentati di pari passo con la paura e l’insicurezza da parte dei cittadini italiani, specialmente per quelli che vivono in zone isolate. I tentativi di furto crescono soprattutto nei mesi estivi, durante le festività natalizie e in tutte quelle situazioni in cui le case rimangono indifese e vulnerabili. In questo panorama quale antifurto scegliere? Quali consigli fare propri per dotarsi del miglior antifurto?
Senza dubbio il miglior allarme per la casa è quello in grado di proteggere interamente e ininterrottamente l’abitazione, includendo le aree esterne e tutti i varchi d’accesso, sia quando si è dentro che fuori.
Inoltre, esistono antifurti per la casa che oltre alla funzione anti-intrusione, grazie alla dotazione di speciali sensori fanno scattare l’allarme anche in altre circostanze pericolose, come ad esempio un principio di incendio grazie ai rilevatori ottici di fumo; o in caso d’allagamento installando sensori anti-allagamento; o ancora sensori antipanico e antirapina attivabili tramite un pulsante da tenere con sé o nascosto in casa, utile soprattutto per le persone anziane. Prima di procedere alla scelta del sistema d’antifurto, è necessario valutare tre aspetti importanti: capire quale sistema d’allarme si adatta nel miglior modo possibile alle caratteristiche della dimora; valutare con attenzione il tipo di tecnologia che impiega il sistema; controllare che vi sia un preventivo adeguato, nonché le garanzie del prodotto e l’assistenza post-vendita. Soltanto dopo aver studiato accuratamente tutti i punti vulnerabili dell’abitazione, la posizione, il numero di ingressi ed eventualmente anche gli altri sistemi di sicurezza collegati come portoni blindati, inferriate ecc., possiamo tracciare l’antifurto più sicuro ed efficace per le nostre specifiche esigenze.
In commercio esistono varie tipologie di sistemi d’allarme casa, dai più modesti ai più sofisticati; ad ogni modo è importante sapere che un antifurto funziona grazie a due elementi fondamentali: i sensori installati nella casa e la connessione del sistema ad una centrale, che ci avvisa in vari modi in caso di intrusione. L’antifurto, oltre ad emettere un avviso visivo-sonoro grazie alle sirene sia interne che esterne, può informarci di un’effrazione tramite il collegamento della centrale alla linea fissa del telefono o con modulo GSM via linea mobile, o ancora via internet attraverso Wi-Fi connesso ad un router. Per difendere la casa da ladri e malintenzionati è possibile installare diverse tipologie d’allarme, dal sistema cablato (filare) a quello wireless (senza fili); le due versioni offrono lo stesso tipo d’allarme e le medesime reazioni, la diversità tra nella fase d’installazione. Da consigliare anche un sistema di videosorveglianza che ci consente di effettuare verifiche da remoto tramite il nostro smartphone e alle comode app in dotazione con le telecamere.
Allarme casa cablato
L’antifurto filare collega i vari sensori con la centrale e le sirene tramite cavi che non si possono spezzare, sabotare o disattivare. Viene impiegato soprattutto nelle nuove case o in quelle in cui si compie un intervento di ristrutturazione, prevedendo la realizzazione della predisposizione dedicata al solo impianto d’allarme. Si può installare in qualunque tipo di abitazione, e per il suo livello di sicurezza è usato principalmente per la protezione di uffici, strutture commerciali e industriali. Per via dell’installazione filare, l’impianto va elaborato con attenzione per non avere punti scoperti, magari lasciando delle predisposizioni in zone dove si prevedono variazioni future, così da evitare interventi ai muri per il passaggio delle canaline.
Allarme casa wireless
Un antifurto senza fili non presuppone la realizzazione delle canaline per il passaggio dei cavi nella fase di installazione, per questo si monta velocemente e con facilità. L’antifurto wi-fi è molto usato nelle case in cui non è prevista la predisposizione di un allarme o in abitazioni in cui non si vogliono o possono eseguire le opere murarie per la messa in posa dei cavi. La comunicazione tra la centrale, la sirena e i sensori si realizza attraverso la radiofrequenza. I modelli di ultima generazione, grazie al progresso in ambito tecnologico, per fortuna non soffrono più di intrusioni o falsi allarmi causati dalle interferenze esterne sul sistema. Da preferire quindi sistemi di allarme a doppia, tripla, quadrupla frequenza con sistemi di comunicazione criptografati.
Allarme casa finto
Premettendo che questi sistemi sono sconsigliabili in quanto non proteggono l’abitazione dalle intrusioni, vengono impiegati per lo più soltanto come deterrente per contrastare i furti. In commercio si possono trovare finte sirene e led con lampeggiante, finte telecamere di videosorveglianza e finti rilevatori, nell’aspetto totalmente identici a quelli originali e funzionanti, che simulano la presenza di un antifurto a protezione dell’immobile.
Funzionamento di un impianto d’allarme
Una volta scelto il sistema più adatto alle nostre necessità e installato correttamente coprendo tutte le aree dell’abitazione, vediamo in cosa consiste il suo funzionamento. Un impianto d’allarme è un sistema di sicurezza passivo, per cui, una volta attivato, qualsiasi sia il sistema installato è in grado, autonomamente, di rilevare le eventuali irregolarità. Per esempio, se individua la presenza di un ospite indesiderato nell’ambiente protetto, si occupa di far scattare le sirene, avverte tutti gli utenti inseriti nell’elenco tramite telefonata, messaggio o internet della violazione in corso, e ancora, se previsto, in caso di principio di incendio può attivare in automatico il sistema antincendio per estinguere le fiamme. La centrale d’allarme rappresenta il cervello di tutto l’impianto, si compone di microprocessori progettati per ricevere ed esaminare tutte le segnalazioni che gli vengono inviate continuamente dai sensori. È fornita di una batteria che si ricarica in modo da funzionare anche quando manca la corrente o si è verificato un distacco voluto dell’elettricità, e di un sistema anti-sabotaggio che si aziona quando si verifica la rimozione del pannello esterno per arrivare alle sue parti interne, sempre funzionanti anche quando l’allarme è disinserito. Le aree che le centraline possono sorvegliare vanno dalle 4 alle 128, con la possibilità di frazionare gli ambienti in più parti così da sorvegliare soltanto determinate zone, lasciandone libere delle altre. La centralina deve essere installata in un luogo appartato, difficilmente accessibile, per evitare manomissioni da parte dei ladri. Inoltre può essere programmata, attivata e disattivata attraverso la digitazione su una tastiera, una chiave magnetica o ancora via Smartphone.
Sensori d’allarme
I segnali vengono rilevati dai sensori d’allarme, che possono essere di varie tipologie:
– sensori di movimento, captano la presenza di un intruso all’interno dell’ambiente protetto; sono disponibili a singola o doppia tecnologia (in quest’ultimo caso combinano i raggi infrarossi passivi con le microonde, ed inviano la segnalazione d’allarme soltanto quando ambedue le tecnologie evidenziano un movimento). Quasi tutti i sensori hanno un sistema di anti-mascheramento, che impedisce al sensore di essere oscurato tramite l’uso di oggetti come il nastro adesivo o lo specchio, ed un sistema Pet immune, che non rileva la presenza nelle zone monitorate di animali domestici di piccola taglia (la loro capacità di copertura va dai 90 a 360 gradi).
– sensori magnetici, rilevano l’apertura indesiderata di porte, finestre, porte-finestre ecc; si tratta di sensori che formano un circuito chiuso usando dei magneti: quando vengono separati il circuito si apre e trasmette l’allarme alla centrale; – sensori di rottura, che attaccati alle finestre e alle vetrate rilevano la rottura del vetro tramite un microfono incorporato, che capta la frequenza specifica del rumore del vetro danneggiato;
– sensori perimetrali, da montare all’esterno della casa, nei cortili o lungo i balconi, formano una barriera antintrusione che può essere lunga fino a 40 metri in base al modello.
– sensori d’urto, rilevano gli urti improvvisi in caso di sfondamento di muri, tapparelle o superfici varie.
– rilevatore ottico di fumo, rileva un incendio e invia l’allarme alla centrale per far scattare il sistema antincendio.
– sensori anti-allagamento, allarmano la centrale nei casi d’allagamento;
– pulsanti anti-panico e anti-rapina, che se attivati fanno partire l’allarme senza avviare la sirena.
Telecamera di videosorveglianza
Questi dispositivi vengono utilizzati per controllare tutto quello che accade e registrare i video generati dalle telecamere. I sistemi dotati di combinatore telefonico si possono controllare e programmare anche quando si è lontani dall’abitazione tramite app android e app ios, eseguire l’ascolto ambientale, visualizzare le immagini ed essere attivati e disattivati a distanza. In questa maniera si può scoprire quale area ha fatto partire l’allarme e controllare subito la situazione.
Innovazione
Un altro modo per mettere in fuga i ladri è prenderli di sorpresa. Ad esempio con le sirene…
Molti sostengono che le classiche e “normali” sirene (ovvero quelle che ogni giorno e ogni notte sentiamo nelle nostre città!), per quanto sofisticate e potenti, non siano più efficace e non sia nemmeno più un deterrente. Praticamente sono inutili. Un esempio: ti affacci a controllare quando una sirena strilla nel tuo vicinato? Probabilmente no e probabilmente nemmeno i tuoi vicini di casa verrebbero a vedere che cosa sta succedendo. Anche i ladri conoscono questo limite con il risultato che la sirena suona, nessuno interviene e la tua casa viene svuotata! La soluzione innovativa è la sirena parlante o sirena vocale che dir si voglia e la trovi su www.casasicura.it
Migliori marche antifurto casa
Uno dei sistemi d’allarme che racchiude la maggior parte di queste funzionalità è la centrale Antifurto 3486 prodotta dalla Bticino, azienda altamente professionale. Si tratta di un antifurto con combinatore telefonico su linea GSM e PSTN, con auto-apprendimento e visione sul display,
gestito da tastiera, transponder e/o telecomando. Programmabile da computer, permette la gestione indipendente di tutti i sensori, con connessione alla centralina attraverso protocollo Ademco Contact ID e parzializzazione delle aree gestibile dalla tastiera, con potenziamento della sicurezza tramite l’installazione di sensori anti-allagamento e fughe di gas.
Altro antifurto valido è il Silenya Touch di Silentron Spa, da programmare e gestire tramite Wi-Fi da pc, Tablet e Smartphone. Prevede la possibilità di integrare moduli PSTN, GPRS e GSM con protocolli digitali SIA, da comandare con telecomandi, chiavi, tastiere, App iOs e Android. Oltre ai classici rilevatori, supporta anche i sensori d’allarme tecnico come il rilevamento di gas, acqua, fumo ecc. Fornito di display full color 7″ touchscreen, è predisposto per la scheda a 8 ingressi via cavo più due uscite da programmare con relè.
Infine, da annoverare anche CasaSicura.it, per la quale l’opinione del cliente è sempre al primo posto: lo scopo, infatti, è quello di realizzare prodotti garantiti, di qualità e all’avanguardia. L’azienda Dtelecom srl, da oltre un decennio nel settore antifurti, è così sicura degli elevati requisiti dei propri prodotti da promuovere un forum online, ovvero un’area dedicata ai commenti e alle recensioni degli utenti, sicura del fatto che il giudizio di chi acquista su CasaSicura è sempre costruttivo e positivo. All’interno del portale di Casa Sicura vengono proposti i sistemi più all’avanguardia, come ad esempio l’allarme Siqura web, il kit antifurto Siqura wifi e la centrale totalmente a batteria Siqura basic. Nella citata gamma il miglior antifurto casa di casasicura è senz’altro il modello siqura wifi disponibile anche in versione tripla frequenza, tecnologia inventata proprio da questa azienda.
Installazione del kit d’allarme casa con metodo fai da te
Esistono diversi sistemi d’allarme pensati per essere installati fai da te dall’utente tramite kit antifurto. Le centraline si possono attivare e disattivare con un semplice telecomando, da collocate in un punto non facilmente accessibile per un eventuale intruso. Anche i sensori vanno posizionati in posti nascosti in prossimità di porte e finestre, rispettando l’altezza e le modalità di fissaggio riportati nel manuale esplicativo. Le sirene devono essere poste sempre in altezza, una dentro e una fuori casa, in un punto ben visibile. Alla fine, seguendo con attenzione il libretto corredato al kit di installazione per non incorrere in un riscontro negativo, si passa alla programmazione del sistema; dopo averla terminata, bisogna effettuare le prove di funzionamento dell’allarme per testare il coretto funzionamento dei sensori, delle sirene e degli avvisi di chiamata o sms realizzati dalla centrale quando parte l’allarme.
Costo di un impianto antifurto casa
Per ciò che riguarda i costi, variano a seconda del modello scelto, delle sue caratteristiche e delle necessità di sicurezza che si intendono soddisfare; il suo prezzo, pertanto, può variare dai 300 euro per un modello base semplice ai 1500 euro per uno più sofisticato.
www.youtube.com/watch?v=qjchsxHRVIc
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