30 giugno 2019: questa è la data in cui per luce e gas è stato introdotto il mercato libero in convivenza con il servizio di mercato tutelato, quest’ultimo destinato a scomparire nel 2023 a seguito della totale liberalizzazione. Chi è quindi utente del mercato tutelato si troverà a dover passare al mercato libero. In questa situazione le offerte luce casa sono aumentate fortemente e orientarsi diventa quanto mai difficile. Navigando online è più semplice confrontare i diversi preventivi, in pochi semplici passaggi, scegliendo quello più adatto ai propri consumi. Ma quali fattori sono da considerare quando si tratta di scegliere la tariffa per la propria casa? Vediamoci meglio!
Per quale situazione valuto la tariffa?
I motivi per cui si può decidere di dare uno sguardo alle tariffe elettriche possono essere diversi: subentro o voltura, nuova attivazione, voglia di provare un gestore diverso oppure di cambiare quello che si ha perché non soddisfa. Ma tutte le situazioni sono uguali? Certo che no! Non tutte le tariffe, infatti, sono possibili per tutti i tipi di contratto: alcune saranno attuabili solo in caso di prima attivazione, altre risulteranno specifiche in caso di cambio di fornitore. Sapere quindi quale tariffa per quale tipo di contratto si sta cercando risulta di fondamentale importanza.
Che cosa conteggia la bolletta
Innanzitutto un fornitore della luce parte dal costo dell’energia elettrica, che è variabile da gestore a gestore. Ma anche ogni nucleo familiare ha i suoi consumi e i suoi costi, che sono differenti a seconda del numero persone che lo compongono, uso e numero degli elettrodomestici, località di residenza, tipo di abitazione. Un parametro utile da sapere è il consumo annuo di kilowattora: un numero oggettivo per capire quali tariffe fanno al caso nostro.
Oltre al costo dell’elettricità, in bolletta andranno considerati i servizi di trasporto, distribuzione e gestione del contatore, le tasse e i costi di sistema per la produzione dell’elettricità.
Variazioni diverse a seconda di giorno ed ora
Le diverse compagnie propongono bollette diverse a seconda del giorno della settimana e della fascia oraria. Solitamente distinguono le tariffe in:
- Biorarie. Costi diversi a seconda dell’ora in cui si consuma e del giorno della settimana. Solitamente prevedono una spesa inferiore tra le 19 e le 8 durante i giorni feriali e sabato, domenica e festivi. Sono una valida opzione per chi riesce a spostare almeno il 75% dei consumi nelle fasce orarie agevolate e passa gran parte del tempo fuori casa: solo così si avrà una riduzione dei costi.
- Monorarie. Un solo prezzo tutti i giorni, senza ripartizione per fasce. Adatte se non volete stare molto a pensare a quando consumare o non potete pianificare più di tanto gli orari.
- Multiorarie. Con un maggior numero di fasce di consumo a seconda che l’ora sia di punta (F1: ore 8-19 dal lunedì al venerdì), intermedia (F2: 7-8 e 19-23 dal lunedì al venerdì, 7-23 il sabato) o fuori punta (23-7 dal lunedì al sabato, domenica e festivi tutto il giorno). Le multiorarie risultano convenienti alle stesse condizioni delle biorarie.
Come trovare la tariffa migliore
Possiamo giungere alla conclusione che non esiste la tariffa perfetta, ma quella più adatta a seconda del nostro nucleo familiare, della sua composizione e delle sue esigenze. Chiarito questo punto, nella scelta del fornitore sarà bene considerare i servizi di vendita (e il loro costo) e il prezzo al kilowattora, ovvero la spesa che incide maggiormente.
A questo punto si dovrà definire il pagamento per piano tariffario che potrà essere:
- A prezzo bloccato o fisso per 12/24 mesi. Questa soluzione garantisce che non ci siano variazioni di prezzo.
- A prezzo indicizzato. Ottimo per trarre vantaggio da ribassi, non altrettanto in caso di rincari.
- Offerta luce a taglie con un consumo predefinito a kilowattora e prezzo fisso (mensile o annuale).
Da considerare infine la modalità di pagamento: le compagnie spingono per addebitare sul conto corrente e ci sono tariffe vantaggiose che non prevedono il pagamento tramite bollettino postale. Aprire un conto corrente anche solo per domiciliare le utenze, ancora di più se a zero spese e senza imposta di bollo, può essere un vantaggio non di poco conto.
Ora che sapete come leggere una bolletta della luce e cosa guardare per cercare la migliore offerta in base alle vostre esigenze, non vi rimane che avventurarvi online. E allora, che la ricerca della tariffa migliore abbia inizio!
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