La coltivazione dei pomodori ha come presupposto la disponibilità di un appezzamento di terreno, sia pur piccolo, adatto a realizzare un orticello in casa. L’esposizione è molto importante, poiché i pomodori non possono essere coltivati se non in aree soleggiate per la maggior parte della giornata.
Preparazione del terreno
La lavorazione del terreno, con la rimozione delle erbe spontanee presenti, può essere effettuata anche a mano, utilizzando una semplice vanga. Una vanga forca spesso risulta più efficiente e rende più agevole il lavoro, specialmente se il terreno è argilloso, contiene sassi oppure non è stato dissodato da molto tempo.
In questo ultimo caso il lavoro faticoso sarà ripagato da un migliore risultato nella coltivazione, che si avvantaggerà della ricchezza di un terreno non ancora sfruttato. In ogni caso, si incorpora alla terra dello stallatico maturo, nelle proporzioni indicate sulla confezione, oppure del compost realizzato a partire dai rifiuti domestici e materiale vegetale proveniente dall’orto e dal giardino.
Preparazione delle piantine
Le piantine di pomodoro da impiantare possono essere ottenute facilmente a partire dal seme, che germina in pochi giorni in ambiente protetto e al riparo dal gelo. La semina si effettua a partire dalla metà di febbraio.
Una volta spuntate, le piantine devono essere ripicchettate, cioè trapiantate in contenitori più grandi dove possano avere lo spazio per svilupparsi a sufficienza. In questa fase è importante l’esposizione alla luce del sole, continuando la protezione dalle basse temperature.
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In alternativa alla semina, è possibile acquistare le piantine pronte per il trapianto nei negozi di articoli per agricoltura e giardinaggio, ma anche nei mercatini. Si devono scegliere esemplari dall’aspetto fresco e robusto, di un bel colore verde, non eccessivamente sviluppati e che non portino ancora fiori o frutti.
Trapianto dei pomodori
Il passo successivo è la messa a dimora, che generalmente si effettua in file regolari. Il periodo adatto è diverso per ogni località, ed è quello in cui con ragionevole certezza è cessato il rischio di gelate.
Le distanze da rispettare sono di circa 40 centimetri sulla fila e 70-80 fra le file. Ogni piantina viene collocata in una piccola buca che contenga comodamente le radici e il pane di terra. Se il terreno è piuttosto duro può essere utile mettere intorno alle radici qualche manciata di terriccio o compost. Quindi si assesta la terra intorno alla piantina senza premere troppo e si innaffia abbondantemente. Le ore serali sono le più adatte per questo lavoro, perché lasciano alla pianta il tempo per riprendersi dallo stress da trapianto. Anche una giornata nuvolosa andrà bene, ma non se piove. Infatti la terra bagnata tende ad impastarsi e non andrebbe toccata.
Cura delle piante di pomodoro
A parte le innaffiature, che devono essere regolari ma non eccessive, le cure da prestare ai pomodori differiscono in qualche particolare a seconda delle varietà scelte. Le varietà a crescita indeterminata diventano molto alte e necessitano di essere legate a dei sostegni per non trasformarsi in un groviglio inestricabile adagiato a terra. Di solito si utilizzano delle canne, che vanno infisse nel terreno vicino a ciascuna pianta poco tempo dopo la messa a dimora. Via via che la pianta cresce si lega lo stelo al sostegno, facendo attenzione a non stringere troppo.
Queste varietà devono essere sottoposte anche alla cosiddetta stallatura, che consiste nell’asportazione del germoglio che spunta all’ascella di ciascuna foglia. Alcuni sostengono la necessità di cimare le piante a crescita indeterminata quando hanno prodotto un certo numero di bacche. Questa operazione viene fatta per avere frutti più grossi, ma può essere omessa se si preferisce avere pomodori fino alla fine dell’estate e oltre.
Nel caso si siano scelte delle varietà a crescita determinata non si deve effettuare alcun tipo di potatura. Anche i sostegni in questo caso sono facoltativi. Se ne può fare a meno, ma possono essere utili per evitare che i frutti si rovinino a contatto con il terreno.
I pomodori possono essere raccolti a diversi gradi di maturazione, a seconda dell’uso che si intende farne. Quelli per insalata sono migliori se non completamente maturi, mentre vanno fatti maturare completamente quelli da usare per cucinare o da conservare.
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