Ci si focalizza tantissimo sul tasso di inquinamento esterno, incolpando lo smog e le auto di causare problematiche di salute ma siamo certi che tutto dipenda da ciò che respiriamo fuori? Secondo gli esperti, la qualità dell’aria domestica è più sporca e scarsa di quanto si pensi.
Arieggiare, oltre ad essere importante per una questione di profumo e di benessere della casa, fa bene anche ai nostri polmoni. Oltre a ciò, però, come possiamo intervenire? Ci sono strumenti tech da utilizzare?
Installare dispositivi tech di ultima generazione
Il primo consiglio che possiamo darvi è di affidarvi alla tecnologia: soluzioni innovative come sistemi di ventilazione centralizzata orizzontale possono intervenire offrendo un supporto nell’identificazione della qualità dell’aria, migliorando il ricircolo e ottenendo un supporto da remoto tramite la compatibilità wi-fi che li rende smart.
Avere una buona ventilazione
Una delle strategie più efficaci per garantire un’aria di qualità all’interno delle vostre abitazioni è assicurare una corretta ventilazione: aprendo regolarmente finestre e porte, permettete il ricambio di ossigeno, diluendo così le sostanze inquinanti accumulate all’interno. Si tratta di un gesto semplice ma essenziale che dovrebbe diventare una routine quotidiana, preferibilmente nelle ore meno trafficate della giornata, per minimizzare l’ingresso di inquinanti esterni.
Tenere a bada le fonti inquinanti
Identificare e ridurre le origini di inquinamento indoor è essenziale: prodotti per la pulizia, vernici, solventi, e anche alcuni mobili possono rilasciare composti organici volatili nocivi. Quando possibile, preferite soluzioni naturali o con etichette ecologiche e assicuratevi che nuovi mobili o materiali da costruzione vengano adeguatamente aerati prima di introdurli in casa. Consigliamo soprattutto di evitare di fumare all’interno: il tabacco è una delle principali fonti di inquinamento domestico.
Utilizzo di piante purificatrici
Le piante sono alleate preziose per migliorare l’ambiente. Alcune specie, come la sansevieria, il ficus benjamina e l’areca, sono particolarmente efficaci nell’assorbire tossine come benzene, formaldeide e tricloroetilene. Posizionarle in diverse stanze non solo contribuirà a purificare l’aria ma aggiungerà un tocco di verde che migliora l’umore e la decorazione.
Mantenere il giusto livello di umidità
Un livello di umidità troppo alto può favorire la formazione di muffe e la proliferazione di acari, dannosi per la qualità dell’aria e per la salute respiratoria. Gli esperti consigliano di mantenere una percentuale tra il 30% e il 50%, per farlo potete utilizzare deumidificatori e controllare che bagni e cucina siano dotati di una buona ventilazione per evitare l’accumulo.
Pulizia regolare e approfondita
Pulire costantemente aiuta a controllare la presenza di polvere, acari e altri allergeni: per farlo usate aspirapolvere con filtri HEPA per catturare efficacemente le particelle più piccole, e pulite superfici e tessuti (come tappeti e tende) frequentemente; in questo modo ridurrete significativamente la quantità di sostanze inquinanti indoor e riuscirete a vivere in un ambiente più salubre.
Installazione di purificatori
Per gli ambienti dove la ventilazione naturale non è sufficiente o come supporto aggiuntivo, considerate l’installazione di purificatori. Si tratta di dispositivi, dotati di filtri HEPA e carboni attivi, in grado di rimuovere inquinanti, inclusi particolati, allergeni, e gas nocivi, garantendo così un miglioramento tangibile della qualità dell’aria interna.
Che nella vostra famiglia ci siano bambini o animali domestici, soggetti asmatici o allergici o semplicemente abbiate il desiderio di vivere in un ambiente più salubre, seguire questi consigli migliorerà in modo tangibile la qualità di ciò che respirate.
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