Il consumo personale di acqua in ambito domestico rappresenta un problema strettamente collegato allo spreco e carenza di risorse naturali e di energia ma anche all’impatto ambientale. Si stima che l’utilizzo personale di acqua per persona sia pari a 428 litri annui, un numero enorme che vede l’Italia come uno dei paesi con il prelievo maggiore d’Europa. Gran parte del consumo di acqua avviene per il lavaggio quotidiano delle stoviglie e dei vestiti, ma anche a causa delle numerose perdite degli impianti idrici.
La durezza dell’acqua, inoltre, può provocare gravi problemi alle componenti degli elettrodomestici provocando un aumento dei consumi.
L’addolcitore acqua, quindi, diventa uno strumento molto utile per la salvaguardia dell’ambiente, in quanto protegge gli elettrodomestici da una diminuzione delle performance, permette di ridurre il loro consumo di acqua e ne aumenta la durata del ciclo vitale, diminuendo la presenza di rifiuti ingombranti.
Come ridurre il consumo di energia e di acqua
Cambiare atteggiamenti nei confronti dell’utilizzo quotidiano degli elettrodomestici permette a tutti di godere di numerosi vantaggi, a partire dai benefici economici visibili già nei risparmi sulle bollette, fino a una riduzione del consumo degli elettrodomestici e delle risorse naturali che ad oggi tendono a essere sempre più razionate.
La necessità di ripensare all’utilizzo di tutti quegli strumenti domestici comodi e utili per velocizzare le faccende di casa è fondamentale per poter offrire il giusto comfort anche alle generazioni future.
L’addolcitorerappresenta una delle alternative più eco sostenibili da utilizzare in ambito domestico, ma anche all’interno delle aziende che utilizzano acqua durante i processi produttivi: l’impatto ambientale di questo strumento è decisamente basso e grazie all’evoluzione tecnologica negli anni sono state sviluppate soluzioni in grado di migliorare anche i consumi energetici degli elettrodomestici, con una riduzione dei consumi di acqua e di conseguenza anche di energia elettrica utilizzata. Oltre a questo, un’acqua meno dura, porta a un utilizzo minore di detergenti, con conseguente risparmio e minore inquinamento.
Perché la durezza dell’acqua provoca un eccessivo consumo di energia?
La durezza dell’acqua potabile utilizzata sia per cucinare che per gli elettrodomestici può, come anticipato, causare nel lungo periodo delle problematiche legate all’eccessivo consumo di energia e di acqua.
L’acqua è dura quando contiene elevate percentuali di calcio e magnesio, principali responsabili della formazione di depositi di calcare, nemico delle tubature e degli impianti elettrodomestici che utilizzano acqua. Molto spesso nelle aree urbane la durezza dell’acqua è eccessiva e provoca costanti incrostazioni che, a lungo andare, aumentano i consumi, i guasti e i malfunzionamenti di questi strumenti a uso domestico.
Utilizzare gli addolcitori d’acqua permette di introdurre negli elettrodomestici un’acqua migliore, priva di calcare, che previene la formazione di incrostazioni e influisce positivamente sulle prestazioni: meno consumo di acqua, di conseguenza meno energia per il lavaggio e aumenta anche il ciclo di vita dell’elettrodomestico che può contare su tubature e sistemi “in salute”.
Se non si conosce la durezza dell’acqua presente all’interno della propria abitazione è possibile effettuare delle apposite analisi, eseguite da professionisti che lavorano in laboratori certificati. Il parametro della durezza dell’acqua potabile è calcolato in F° (gradi francesi).
Elettrodomestici a basso consumo
Assieme all’utilizzo dell’addolcitore d’acqua è bene associare l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo, che sono in grado di attivare modalità di risparmio energetico realmente efficienti e di ridurre il consumo di energia sia durante il loro utilizzo, sia quando sono spenti.
Ad oggi sul mercato è molto semplice trovare lavatrici e lavastoviglie a elevata efficienza energetica. Cosa significa? Ad ogni singolo lavaggio è possibile risparmiare numerosi litri di acqua e kWh di energia grazie ai moderni sensori che regolano l’utilizzo delle risorse a seconda del tipo di lavaggio, di carico e di sporco.
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