Per offrire un caloroso benvenuto alle persone che entrano in un ambiente di lavoro, in un contesto domestico oppure accedono a una struttura turistica è necessario investire su un elemento che spesso è ritenuto di secondaria importanza: lo zerbino.
Ne esistono di diverse tipologie, ci sono ad esempio quelli adatti a restare esposti all’esterno o più delicati da interno, quelli che possono sopportare un alto traffico e quelli che invece si prestano ad essere utilizzati con minore intensità.
La parola zerbino sta a indicare quella particolare categoria di tappeti che viene progettata e realizzata per la corretta pulizia della suola delle scarpe di chi entra in un luogo. Gli zerbini si trovano infatti il più delle volte fuori da una portafinestra così come sulla soglia di una casa, di un ufficio o di una struttura ricettiva.
Oltre alla pulizia, gli zerbini mirano anche a imprimere un tocco di design all’ingresso: in base alle necessità, è possibile di volta in volta scegliere materiali e personalizzare forme, colori e dimensioni sui portali di specialisti come Tuttozerbini.
Zerbini da interno e da esterno
Le macro categorie all’interno delle quali si inseriscono gli zerbini sono essenzialmente due: zerbini da interno e zerbini da esterno.
Al momento di scegliere si dovrà dunque valutare in primis la posizione in cui verrà inserito lo zerbino e il materiale. C’è, ad ogni modo, anche un’altra distinzione che è possibile fare e che riguarda i cosiddetti ‘asciugapasso’.
Questi ultimi, in fibra sintetica e particolarmente aderenti al pavimento, si trovano soprattutto nelle aree ad alto traffico come porticati e centri commerciali. Lo zerbino asciugapasso è perfetto da inserire anche in contesti umidi, inoltre lo si può usare in appartamento a supporto di ingresso/uscita da porta finestra.
Lo zerbino da interno è quello che si trova sempre di fronte alle porte nei condomini, oppure in porticati coperti e comunque nell’ambito di ambienti non raggiungibili da pioggia, sole diretto e vento forte. Il materiale che va per la maggiore per la realizzazione di questi accessori è la fibra di cocco, poiché essendo quest’ultima molto sensibile al sole rende lo zerbino scarsamente idoneo ad essere esposto all’aperto e alla luce diretta.
Per quanto riguarda la categoria degli zerbini da esterno, questi devono in primis essere molto resistenti: il materiale che si sceglie influirà infatti sulla durata nel tempo dell’accessorio. Questi zerbini, diversamente da quelli appena esaminati e adatti all’interno, possono restare h24 esposti al sole e alla pioggia.
Tra i materiali più indicati per la loro realizzazione ci sono:
- il cocco sintetico (è idrorepellente, resiste all’attacco di agenti esterni, inoltre non si sfilaccia e si pulisce facilmente con l’aspirapolvere),
- il chicco di riso (perfetto per resistere allo schiacciamento e ai raggi UV, un sottofondo in gomma naturale ne allungherà la durata nel tempo. Sono zerbini adatti a zone molto trafficate),
- il PVC (lo spessore consente di evitare che lo zerbino si sollevi con vento forte e maltempo, perfetto sia per strutture ricettive con traffico importante che in contesti sui generis come yacht e stabilimenti balneari ma anche grandi aziende).
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