Amatissime da chi adora cucinare in modo salutare, le pentole di terracotta sono perfette per cucinare tutti quei cibi che richiedono una cottura “dolce”, cioè a fuoco basso e senza sbalzi di temperatura. Conosciute anche come pentole di coccio, richiedono un po’ di attenzione in più rispetto ai tegami tradizionali in metallo. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche di queste pentole speciali.
Come sono fatte le pentole di terracotta
Si tratta di pentole realizzate con un impasto di argilla che, una volta modellato nella forma desiderata, viene essiccato e poi fatto cuocere in forni appositi, che possono raggiungere anche i 1.000°. Una volta cotte le pentole vengono smaltate (internamento oppure completamente) per creare un’impermeabilizzazione che impedisca all’argilla, materiale poroso, di assorbire sughi e oli durante la cottura dei cibi.
Non è difficile immaginare che questi tegami in coccio sprigionano un fascino speciale, dato spesso dalla lavorazione artigianale e da quell’aspetto vintage che racchiudono. Le più preziose sono modellate a mano, e può capitare di trovarne alcune con piccoli difetti che certo non ne diminuiscono il valore, ma anzi le rendono uniche. Ma non è solo il loro aspetto a renderle speciali, e se hai assaggiato almeno una volta, una pietanza cotta in una pentola di terracotta sai bene che quello che più colpisce è il sapore speciale che danno ai cibi.
Ogni batteria da cucina, per potersi davvero definire completa, dovrebbe avere almeno un tegame in coccio, perché sicuramente capiterà l’occasione di preparare un piatto che proprio in questo speciale tipo di pentole trova il suo recipiente perfetto. Grazie all’argilla riescono infatti ad amalgamare ingredienti, profumi e sapori, permettendo di gustare ricette che fanno riaffiorare nella memoria i piatti della nonna.
Belle da vedere, possono essere utilizzate anche per servire in tavola le pietanze, trattengono a lungo il calore e permettono di gustare ogni piatto alla temperatura ottimale. Potrai trovarne di ogni forma e dimensione, da quella piccola, perfetta per una coppia o i single, a quelle più capienti, pensate per le famiglie numerose o per coloro che amano cucinare per parenti e amici.
Come preparare le pentole di coccio alla cottura
Una volta scelta e acquistata la pentola di coccio è necessario “prepararla” alla cottura. Al contrario dei tegami in metallo infatti, non potrai inserire all’interno gli ingredienti per le tue ricette e collocarla sulla fiamma, perché finiresti per rovinare irrimediabilmente il tuo tegame nuovo.
Prima di poter essere messe sul fuoco necessitano di un periodo di ammollo (che può variare da una notte a un giorno intero). L’indicazione dovrebbe essere fornita dal produttore e la trovi indicata nell’etichetta. L’ammollo serve per reidratare la terracotta, e permettere all’aria “imprigionata” tra i pori dell’argilla di salire in superficie (potresti anche notare piccole bollicine). Una volta trascorso il tempo indicato ti basterà lasciarle all’aria per 4/5 ore capovolti, avendo cura di creare uno spiraglio alla base per dar modo all’aria di circolare.
A questo punto le tue pentole sono pronte per la cottura e potrai iniziare a realizzare piatti che sicuramente ti faranno meritare apprezzamenti da familiari e amici.
Cosa cucinare nelle pentole in coccio
Ti stai chiedendo cosa potrai cucinare nella tua pentola di coccio? Praticamente tutto, a patto però che tu scelga per ogni preparazione il modello della foggia desiderata. La cottura a fuoco lento è perfetta per preparare minestroni, zuppe, sughi di pomodoro, verdure stufate, contorni misti e carni o pesci in umido.
Ci sono anche recipienti in terracotta dalla forma particolare, come le pirofile fonde con coperchio bombato che sono perfette per cucinare il pollo alla creta, o ancora le piastre di coccio pesanti indispensabili per preparare il polletto alla piastra.
I recipienti di coccio con coperchio a campana sono utilissimi se vuoi realizzare le pagnotte fatte in casa: il risultato sarà un pane dalla crosta croccante e dorata.
Ti è capitato di vedere una strana pentola di coccio, con il coperchio a forma di imbuto rovesciato? Probabilmente si tratta della tahine maghrebina, un contenitore speciale riservato alla preparazione degli stufati e spezzatini. Il vapore di cottura si deposita sulla base interna dello strano coperchio, per poi rigocciolare sui cibi mantenendoli così morbidi e succosi.
Come si usano le pentole di terracotta?
La terracotta è indicata per la cottura lenta dei cibi, perché assorbe lentamente il calore e altrettanto lentamente lo rilascia. Per garantire una distribuzione omogenea (ed evitare ai cibi di attaccarsi) sarebbe opportuno collocarla su una fiamma bassa, avendo cura di interporre una retina spargifiamma tra il piano di cottura e il tegame. Evita di metterle sul fornello vuote e di aggiungere ingredienti molto freddi quando la pentola è già calda.
Possono essere utilizzate per la cottura in forno, anche ad alte temperature, mentre non possono essere collocate sul piano a induzione. Se la terracotta non contiene metalli queste pentole possono andare anche nel forno a microonde.
Come pulire il tegame in coccio
Una volta utilizzato, il tegame in coccio dovrà essere lasciato raffreddare prima di lavarlo. Se si sono formate incrostazioni di cibo sul fondo o ai lati potrai riempirlo d’acqua tiepida con qualche goccia di detersivo per piatti, prima di strofinarlo con una spugnetta non abrasiva.
Non tutti i tegami in coccio vanno in lavastoviglie: controlla sempre attentamente le indicazioni fornite dal produttore prima di metterlo nel cestello con piatti e bicchieri.
Una volta lavato assicurati di asciugarlo sempre bene, come già indicato per l’ammollo, per evitare che si formino muffe.
Attenzione al piombo e al cadmio!
Un buon tegame in coccio è fatto di porcellana, e non con piombo e cadmio. Può accadere che le aziende, per accorciare i tempi di cottura dell’argilla e mantenere le temperature dei forni più basse, oltre che per uniformare meglio il colore della superficie, aggiungano piombo e cadmio: due sostanze che possono poi essere rilasciate durante la cottura dei cibi e finire così nel piatto.
Se è vero che a stabilire quale sia la quantità massima di piombo e cadmio che possono essere rilasciati in cottura è la legge, è pur vero che la scelta di pentole in coccio prive di questi metalli è sicuramente molto più salutare. Sicuramente costano un po’ di più ma garantiscono a coloro che scelgono questi tegami perché vogliono una cucina più salutare, di garantirsi piatti davvero sani.
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