Le porte antincendio sono dette anche porte tagliafuoco; si tratta di aperture costituite da ante che sopportano gli incendi, evitando che le fiamme si diffondano tra un ambiente e quelli vicini. Sono comunemente chiamate porte REI, perché questo acronimo, indica le caratteristiche essenziali che queste porte devono avere.
In alcuni ambienti vige l’obbligo di installare porte antincendio, per limitare il pericolo di incendio in specifiche situazioni, soprattutto a livello di attività ricettive e aziendali, ma non solo.
Cosa sono le porte antincendio REI
Come abbiamo detto, REI è un acronimo mutuato dal francese che significa Résistance, Enchentolonage, Isolement. In italiano: resistenza, tenuta e isolamento termico. Una porta REI deve essere prodotta con materiali che impediscono alle fiamme di uscire dall’ambiente in cui è scoppiato l’incendio; deve avere delle guarnizioni che impediscono ai fumi e ai gas di passare negli ambienti vicini a quello in cui è scoppiato l’incendio; deve isolare dal calore: in pratica quando all’interno di una stanza scoppia un incendio, la porta all’esterno deve poter essere toccata, evitando le alte temperature.
Quando si deve acquistare una porta tagliafuoco, o antincendio, a fianco all’acronimo REI si legge anche un numero, a due o tre cifre. Si tratta del tempo per cui i pannelli che costituiscono la porta offrono le tre caratteristiche sopra elencate. Per fare un esempio pratico: una porta REI 120 contiene il fuoco e i fumi e rimane a temperatura bassa all’esterno per 2 ore. In seguito a tale periodo di tempo potrebbe anche prendere fuoco e perdere tutte le sue peculiarità.
Quando una porta REI è obbligatoria
Ormai da vari anni vige in Italia una legge che obbliga all’utilizzo di porte antincendio, in particolari situazioni. Devono avere caratteristiche tali da proteggere gli ambienti dalla diffusione del fuoco la maggior parte delle porte installate all’interno di edifici pubblici e ricettivi.
Per fare un esempio pratico, hanno caratteristiche di alta resistenza tutte le porte di accesso alle stanze in alcuni alberghi. Questo permette di mantenere più sicure le strutture adibite a uffici pubblici, ambienti ricettivi, luoghi di intrattenimento e ospedali. Vi sono però delle norme che riguardano anche gli ambienti privati.
Nello specifico deve essere separato da una porta antincendio anche il locale tecnico di un’abitazione, o di un condominio, in cui è ospitata la caldaia; così come deve essere di tipo REI la porta che suddivide un ambiente abitativo da un garage.
Non solo REI
Precisiamo che affinché una porta antincendio sia a norma non è necessario solo che sia munita delle corrette certificazioni REI. È infatti necessario anche che l’installazione e l’utilizzo siano effettuati in modo corretto.
L’installatore dovrà garantire il posizionamento a norma delle ante REI, che per altro devono avere un codice che sia all’interno del range definito per lo specifico utilizzo. Oltre a questo, devono essere utilizzate in modo da poter essere sempre chiuse, in qualsiasi situazione; deve anche essere impossibile, nell’utilizzo quotidiano, lasciarle aperte. Per questo motivo le porte di accesso a vari uffici hanno un braccio di chiusura automatica.
Sono però da valutare anche altri impedimenti all’apertura o alla chiusura, come ad esempio il posizionamento di zerbini o tappeti nei pressi dell’apertura.
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