Spolverare è forse una delle prime faccende domestiche che impariamo a fare. Quante volte da piccoli abbiamo preso in mano un panno e cercato di aiutare i nostri genitori rimuovendo con loro il pulviscolo dai mobili? Oggi vogliamo svelarti come farlo in modo corretto, perché spolverare non è affatto un’azione scontata e, sebbene tu lo faccia da una vita, potresti trovare in questa breve guida qualche consiglio utile per affrontare meglio la polvere sui mobili. Ma prima di vedere come rimuoverla vorrei svelarti qualcosa di più su quel fastidioso pulviscolo che trovi ogni giorno depositato sui mobili di casa.
Cos’è la polvere e perché si forma?
Com’è fatta la polvere? Lo so, può sembrare banale, ma quel sottile velo di pulviscolo che crea antiestetici effetti sui mobili è parte integrante della nostra vita. Ti sei mai chiesto quante sono le sostanze che possono dar vita a quei granellini? Quando apri le finestre per permettere il ricambio dell’aria pollini e piccoli frammenti di ogni sostanza contenuta nell’aria entrano in casa trasportati dal vento e si depositano sui mobili, e se in inverno accendi il caminetto o la stufa la polvere della cenere finisce per creare sottili strati sui ripiani.
Ma non arriva solo dai residui della cenere o dalle finestre aperte: i granelli di polvere si formano anche dai minuscoli frammenti dei tessuti (abiti, divani o sedie imbottite per esempio), dal pelo degli animali e dalle squame della nostra pelle.
Quindi evitare di aprire la finestra non solo si rivelerebbe sbagliato perché ci porterebbe ad avere problemi legati al cattivo ricambio dell’aria (come ad esempio la presenza di muffa in casa), ma non riuscirebbe neppure a difenderci dalla formazione di polvere. L’unica strategia che possiamo mettere in atto è quindi quella di rimuoverla quotidianamente.
Se trascurata infatti non solo produrrà antiestetici effetti ma potrebbe anche causare problemi alle vie respiratorie e reazioni allergiche (basta pensare ai temibili acari). Per far sì che le nostre operazioni di pulizia siano veloci ed efficaci ecco qualche suggerimento.
Prima regola: procedi sempre dall’alto verso il basso
Per quanto possa essere fastidioso gli strati di polvere più spessi si formano nella parte alta dei mobili. Il piano superiore dell’armadio e quello dei pensili in cucina ne sono la prova più evidente. Ovviamente non occorre che tu li pulisca ogni giorno, può essere sufficiente farlo ogni 10/15 giorni. Ricorda che quando lo farai è importante avere a portata di mano uno straccio umido o, in alternativa un panno elettrostatico. I piani alti saranno i primi dei quali dovrai occuparti durante le pulizie a fondo. L’utilizzo di un panno inumidito ti aiuterà a raccogliere quanta più polvere possibile evitando che voli per tutta la stanza.
Inevitabilmente però qualche frammento cadrà. Per questo dovrai occuparti per prima cosa delle zone alte, evitando così che vada a cadere sui mobili già trattati. L’impiego di un panno elettrostatico ti aiuterà a trattenere quanti più granelli possibile. Al contrario degli stracci ottenuti magari riciclando vecchi maglioni è in grado di intrappolare la polvere.
Procedi spolverando gli infissi delle porte e delle finestre e gli interruttori, ricordandoti di cambiare il panno quando questo si presenterà ormai sporco. Programma anche un lavaggio in lavatrice delle tende da fare periodicamente.
Una volta trattata la parte alta procedi sui ripiani più bassi: la base del comò, i comodini, il mobile porta-TV e il tavolino del salotto, senza dimenticare le ante degli armadi. Anche in questa fase un buon panno elettrostatico potrà esserti d’aiuto, così come può esserlo nella pulizia degli imbottiti. Se in sala hai delle sedie imbottite prova a passare sulla superficie del tessuto il panno elettrostatico e vedrai quanti granelli di polvere raccoglierà!
Stesso discorso per la superficie del divano in salotto, dove oltre alla polvere possono esserci peli di animali e capelli. Una passata di un panno con proprietà elettrostatiche si rivelerà un rimedio infallibile.
Seconda regola: eliminare la polvere dai termosifoni
Molto spesso nelle pulizie di casa ci dimentichiamo dei termosifoni, che sono invece elementi in cui la polvere si annida con facilità. Evitando di pulirli permetterai ai batteri di prolificare e, nel momento in cui li accendi, la polvere si depositerà sui mobili e per terra. Per la pulizia dei radiatori è sufficiente uno scovolino che impedirà alla polvere di volare facendola invece cadere a terra.
Se in bagno hai scelto un elegante termoarredo potrai pulire lo spazio tra i vari elementi aiutandoti con un praticissimo panno elettrostatico. Potrai trovarli in commercio in appositi kit con manico.
Terza regola: non dimenticare le piante
Anche le foglie delle piante da appartamento raccolgono la polvere e lo strato accumulato impedisce loro di assorbire la luce e svilupparsi al meglio. Hai creato un piccolo spazio verde con delle piante decorative, come la Sansevieria? Per spolverarle potrai utilizzare un panno imbevuto in un po’ di latte da passare delicatamente su ogni foglia. Resterai sorpreso dall’effetto lucido che produrrà questo trattamento mentre nutre la pianta permettendoti di avere un angolo green davvero molto suggestivo.
Come togliere la polvere dai pavimenti
Come ultima cosa dovrai occuparti dei pavimenti. Per raccogliere la polvere di terra potrai utilizzare l’aspirapolvere che, al contrario della scopa, catturerà i granelli anziché spostarli semplicemente da un punto all’altro. Scegliendo un buon aspirapolvere dotato di molti accessori potrai togliere il pulviscolo anche dai punti più difficili da raggiungere senza problemi. Se in casa hai poi tappeti e moquette non potrai farti mancare un battitappeto, utilissimo per eliminare acari e polvere senza danneggiare i tessuti pregiati.
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