Sapere di potersi sempre ritirare in un fazzoletto verde che, grande o piccolo, gira intorno alla propria casa offre una sensazione di piacere e assoluto benessere. Prendersene cura e mantenerlo in ordine non è così semplice come può apparire a un primo sguardo.
La cura del prato, delle siepi e dei cespugli è il primo passo per rendere il giardino accogliente in qualsiasi mese dell’anno. Se c’è un attrezzo che più di ogni altro viene identificato con la cura del giardino quello è senza dubbio il decespugliatore.
Gli amanti del fai da te non possono farne a meno, ma scegliere quello giusto non è sempre facile. Vediamo allora com’è fatto e quante tipologie di decespugliatore esistono, in modo da individuare quello più adatto alle personali esigenze.
Com’è fatto e a che cosa serve il decespugliatore
Nella parte superiore il decespugliatore è formato da un motore a scoppio, a batteria oppure di tipo elettrico. Per quanto riguarda invece la parte terminale, è qui presente un meccanismo di taglio che può essere a catena, a disco oppure a filo. Ma a che cosa serve il decespugliatore? Esso viene impiegato ogni volta in cui si renda necessario procedere al taglio di siepi, di arbusti oppure dell’erba. Inoltre il suo intervento può essere provvidenziale quando si debbano sistemare punti del giardino nei quali il tradizionale tagliaerba non riesce ad arrivare (in primis il bordo del prato). È possibile trovare in vendita diversi modelli di decespugliatore, ecco perché sarà importante mettere a fuoco quali siano le specifiche necessità di utilizzo.
Caratteristiche, motori e sistemi di taglio
Come abbiamo avuto modo di accennare poco sopra, questi attrezzi possono essere provvisti di motore a scoppio come il decespugliatore Stihl 120, essere elettrici oppure a batteria. Nel primo caso il motore potrà essere a due oppure a quattro tempi: si tratta di modelli estremamente performanti, perfetti da utilizzare con qualsiasi sistema di taglio. Per quanto riguarda invece il decespugliatore a batteria, può essere definito senza dubbio il più ecologico. Anche se, non bisogna dimenticarlo, la sua autonomia è inferiore proprio per la presenza della batteria.
Il decespugliatore elettrico è quello più leggero e meno inquinante. Deve però essere collegato alla presa di corrente tramite un filo, cosa che ne limita la maneggevolezza. Merita ad ogni modo fare un accenno anche a ulteriori modelli, in particolare quello a zaino (si sostiene in questo modo il peso del motore) e quello carrellato (provvisto di ruote) ma anche ai modelli multifunzione (vi è un’unità base sulla quale si possono montare più accessori).
Per quanto riguarda infine i sistemi di taglio, è possibile sostanzialmente distinguere tra lama e filo che si fissano con pochi gesti all’asta. Mentre il filo di nylon – le forme più diffuse sono tondo, quadrato o stellato – è perfetto per il taglio veloce dell’erba, la lama risulta più performante nel caso di debbano effettuare lavori più difficili e si vogliano eradicare rami e sterpaglie più massicce. Il decespugliatore a lama è l’ideale quando si debbano togliere, per esempio, arbusti legnosi.
Per lavorare in sicurezza, quando si è alle prime armi è sempre meglio scegliere una testina a filo di nylon. Dopo un po’ di esperienza si potrà eventualmente passare alla lama.
E l’abbigliamento protettivo? Vi occorrono visiera, guanti e calzature antiscivolo.
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